Tensione al Governo, tutti gli scenari in caso di crisi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Tensione al Governo, tutti gli scenari in caso di crisi

Giuseppe Conte

Dal ritorno alle urne al Conte ter: tutti gli scenari in caso di crisi di governo. L’unica cosa certa è il referendum sul taglio dei parlamentari.

ROMA – Gli scenari in caso di crisi di Governo sono molteplici. Difficile in questo momento prevedere cosa potrà accadere nelle prossime settimane per diversi motivi. Il ritorno alle urne immediato è escluso per il referendum sul taglio dei parlamentari che frena questa ipotesi.

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Difficile anche un Conte ter con il presidente Mattarella che non sembra essere convinto da questa ipotesi dopo le recenti esperienze con esecutivi con partiti idealmente diversi. Le valutazioni sono in corso ma prima di aprile difficilmente si arriverà ad una soluzione.

Il ritorno alle urne

Dal Centrodestra ‘spingono’ per un ritorno alle urne ma il referendum sul taglio dei parlamentari non permette il voto immediato soprattutto in caso di conferma della riforma. Ipotizzando l’entrata in vigore della legge subito dopo il 29 marzo ci vorrà almeno il 1° giugno per ridisegnare i collegi.

Questo porterà il presidente della Repubblica a sciogliere le Camere in piena estate. Per andare alle urne servono sempre i consueti 60 giorni per consentire anche il voto degli italiani all’estero. Difficile, al momento, ipotizzare elezioni ad agosto con la prima data utile il 6 settembre. In questo caso il governo Conte potrebbe restare in carica per gli affari correnti.

Giuseppe Conte
L’arrivo al Quirinale del Prof. Giuseppe Conte,convocato dal Presidente Sergio Mattarella. (foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Conte ter e le altre ipotesi

In caso di crisi non si esclude un Conte ter. Ipotesi ufficialmente non confermata dal premier ma che i partiti di maggioranza stanno valutando. In particolare possibile l’entrata nel Governo di un gruppo di parlamentari che dovrà sostituire i voti persi di Italia Viva specialmente al Senato. Questa ipotesi, al momento, non sembra essere appoggiata dal presidente Mattarella viste le esperienza non fortunate nel passo.

Dal Colle non si esclude un Governo istituzionale o di larghe intese. Un passaggio che potrebbe portare l’Italia a votare nei primi giorni del 2021 dopo aver completato la manovra. Quasi impossibile vedere la stessa maggioranza con un nuovo premier.

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ultimo aggiornamento: 15 Febbraio 2020 10:20

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